Questo è l'inizio di un proposito delirante che all'età di diciotto anni circa mi ero sforzato di fare: ridisegnare Astarte di Andrea Pazienza.
Perché lo volevo ridisegnare? per esercizio; avevo letto un'intervista a Francesca Ghermandi, se non ricordo male, e lei diceva di copiare letteralmene i fumetti che piacevano, che era un ottimo esercizio per iniziare a entrare nell'ottica del lavoro di un fumettista.
E io da chi ho deciso di iniziare? Da Pazienza, naturalmente.
Perché lo volevo ridisegnare? per esercizio; avevo letto un'intervista a Francesca Ghermandi, se non ricordo male, e lei diceva di copiare letteralmene i fumetti che piacevano, che era un ottimo esercizio per iniziare a entrare nell'ottica del lavoro di un fumettista.
E io da chi ho deciso di iniziare? Da Pazienza, naturalmente.
Deve essere stato nel '90, perché mi pare che stessi facendo l'ultimo anno di liceo artistico, Pazienza era morto da due anni e quella storia, Astarte, che io lessi quando fu pubblicata sul n. 46 di Comic Art (luglio 1988), la rivista che allora collezionavo, mi era rimasta nel cuore. La consideravo una delle sue più belle e ad aumentarne l'effetto probabilmente c'era il fatto che Paz fosse morto prima di poterla terminare.
Insomma, iniziai a disegnarla ma poi la pigrizia prevalse, mi fermai alle prime due tavole, ed anche la mia Astarte rimase incompiuta.
Non è senza imbarazzo che pubblico questi disegni.
Insomma, iniziai a disegnarla ma poi la pigrizia prevalse, mi fermai alle prime due tavole, ed anche la mia Astarte rimase incompiuta.
Non è senza imbarazzo che pubblico questi disegni.
5 commenti:
Ciao Matteo, belli proprio i tuoi disegni. si respira aria di simpatia fra i tuoi colori e le tue linee :)
frans, hai sentito pasquale?
hai visto cosa stiamo organizzando?
volevo contattarti, MA non ho trovato la mail!!!
scrivimi,
federica
ho trovato i tuoi disegni in un blog, a proposito dell'uscita di Astarte per la Fandango, e mi ero chiesto da dove provenissero queste due tavole incomplete (nel blog non dicevano che fossero un0'esercizio di stile e si lasciava indendere che fossero di pazienza)... bravissimo, solo il lettering non aveva nulla a vedere con Paz, e complimenti per glia altri tuoi lavori spettacolari!
grazie per i complimenti.
Il vero intento era di fare dei falsi e cercare di venderle sul mercato del fumetto di contrabbando;)
in quale blog le hai viste?
fare falsi? non ci credo: avresti provato a rifare vignette modificandole: è così che si fà... :-)
in quanto al blog:
http://guardareleggere.wordpress.com/2010/03/17/di-come-non-si-fa/
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